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di Principio Attivo Teatro
con Giuseppe Semeraro, Dario Cadei e Leone Marco Bartolo
regia di Giuseppe Semeraro
musiche originali eseguite dal vivo da Leone Marco Bartolo
luci Otto Marco Mercante


“Storia di un uomo e della sua ombra” è un cartone animato in bianco e nero, un film muto con due attori in carne e ossa. Con pochissimi artifici scenici e l’originale uso della musica dal vivo si racconta una storia vecchia come il mondo che si dipana tra conflitti, equivoci e gag divertenti e poetiche allo stesso tempo. Il linguaggio usato è quello del teatro fisico, della clownerie e dei film muti.

di StalkerTeatro
Progetto e regia di Gabriele Boccacini
Musiche originali eseguite dal vivo di Riccardo Ruggeri
Performers Stefano Bosco, Silvia Sabatino, Gigi Piana, Orlando Bosco
Direzione tecnica di Sancio Sangiorgi


Un intervento urbano interattivo, un gioco emozionante adatto a tutto il pubblico, un'installazione/performance dal forte impatto visivo e musicale.

di Angelo Facchetti e Francesca Franze' per Teatro Telaio
scenografia realizzata da Giuseppe Luzzi
ambientazioni sonore di Alessandro Calabrese
scenotecnica di Alessandro Calabrese e Asnesio Bosnic
sarta Laura Montefusco


Arcipelago è un’installazione teatrale agita e resa viva dai bambini stessi. Un viaggio che speriamo aiuterà i bambini ad elaborare alcune emozioni ed esperienze di vita, personale o collettiva, che possono aver lasciato una traccia nel loro io più profondo.

Azione mimica di e con Matteo Belli

Chi dirige il direttore d’orchestra? Se “chi” è complemento oggetto, potremmo rispondere “gli orchestrali”, ma se “chi” è soggetto, stiamo alludendo a qualcuno o qualcosa capace di determinare, influenzandolo, l’operato di un direttore che, a questo punto, diventerebbe un tramite, uno strumento nelle mani di quel qualcuno o quel qualcosa.

di Elisa Duca

Lo Slime è un materiale strano, melmoso, gelatinoso, viscido, scivoloso, appiccicoso, affascinate, controverso. È materiale allo stato puro. Con lo slime si può dipingere senza pennello, creare o rivestire oggetti senza l'aiuto di strumenti particolari o fare dei video bellissimi.

di DPArt
con Danila Barone e Paolo Piano.


Un piccolo viaggio in cui gli spettatori saranno protagonisti del gioco, entrando uno alla volta o a piccoli gruppi e condotti dagli “attori”, lungo un cammino tattile, sonoro e olfattivo. Un percorso sensoriale, che vuole risvegliare la memoria del corpo, ritrovare e toccare con grazia corde inconsuete, suscitare stupore e affrontare il tema delle diverse fasi della vita. Nascita, adolescenza, maturità e morte.

di Ca' Rossa Teatro
con Maurizio Bercini, Danilo Conti, Roberto Abbiati, Kuziba, Claudio Milani, Consorzio Balsamico, Antonella Piroli, Fabrizio Visconti, Johannes Schlosser, Eva Miškovičová.


Il Piccolo Museo della Fiaba è un progetto installativo di scenogafie che prevede la creazione di una mostra a carattere immersivo, incentrata sulle fiabe classiche della tradizione. In ogni stanza viene esposta una fiaba diversa con modalità e mezzi espressivi differenti. Le storie sono selezionate dalle trascrizioni dei più importanti autori come i fratelli Grimm, H. C. Andersen o C. Perrault, in modo da rimanere fedeli allo spirito di queste favole tramandate per secoli e secoli in forma orale.

di DPArt
con Danila Barone e Paolo Piano.


Un personaggio femminile abita all'interno di una bolla trasparente della dimensione di una stanza, vive in un contesto domestico morbido e accogliente, rispondente ad un immaginario poetico. Vive il proprio quotidiano, simile all'ordinario, ma con imprevedibili incursioni di surreale.

di Giada Borgatti

Sulla Luna vanno a finire le cose sperse. Le cose sperse sono quelle cose che non trovano posto da nessuna parte. Quello che non vogliamo più, o che abbiamo dimenticato, o che non sappiamo come custodire perché troppo preziose. Cosette che non trovano posto né qua né là.

di Johannes Schlosser e Roberto Abbiati.

Noi si pensa sempre che gli uccelli non pensano, ma non è così a differenza degli altri animali gli uccelli volano, e volando possono avere un quadro più preciso della situazione. Si, si della situazione generale. Senza dire poi che dall’alto si vede tutto meglio, e se si vede meglio, beh ti vengono i pensieri più curiosi, allegri e profondi.