Il magazzino delle cose sperse

un progetto di Giada Borgatti

Sulla Luna vanno a finire le cose sperse.
Le cose sperse sono quelle cose che non trovano posto da nessuna parte. Quello che non vogliamo più, o che abbiamo dimenticato, o che non sappiamo come custodire perché troppo preziose. Cosette che non trovano posto né qua né là. Calzini spaiati.
Amicizie per cortesia. Torte dietetiche senza zucchero né miele. I gusti indecisi, le idee senza né capo né coda, i tentennamenti. Ogni cosa categorizzata in ordine alfabetico, per forma, per colore, per lettera o testamento. Sigillate dentro a vasetti dal tappo ermetico,e messe sotto vuoto secondo le antiche leggi della tradizione: affogati nell’acqua a bollire per tre minuti. A prova di attacco nucleare, sollecitazione batteriologica, curiosità impellente. Dentro ogni vaso, una cosa spersa. Per ogni cosa spersa, una targhetta identificativa. Per ogni targhetta, una storia di abbandono, o lontananza, o indifferenza.

Il Magazzino delle Cose Sperse è un progetto multidisciplinare che comprende un’installazione, una perfomarce e un laboratorio creativo. Essendo un progetto modulare può essere scomposto e modulato in base ai luoghi, le esigenze e le modalità concordate. Il Magazzino delle Cose Sperse è un’opera installativa strutturata per ricreare un ambiente lunare mirato a sollecitare sensorialmente e intimamente il fruitore. Immaginata per essere site- specific, il Magazzino delle Cose Sperse è un’installazione smontabile, caratteristica che la rende adattabile a qualunque ambiente, al chiuso o all’aperto, svincolandola da qualsiasi caratteristica ambientale definita e confermandola come situazione “altra” rispetto alla realtà quotidiana e terrestre. È costituita da circa 500 vasetti, riempiti ognuno di una storia e completati da un’etichetta su cui è possibile leggerla. Ogni oggetto diventa rappresentazione di un’idea, un ricordo, un evento vissuto e lasciato andare, più o meno consapevolmente.